Una
luce nel buio
Anna: Tutte le volte che
rimango a dormire in campagna, prima di mettermi a letto, esco sul terrazzo per
ammirare il cielo, le stelle, la luna, le costellazioni. È uno spettacolo di
tale mistero e bellezza che provo un senso di pace e anche di presenza di Dio.
Un universo così meraviglioso, così perfetto non può esistere senza una mente
divina. E spesso ho sperato di vedere qualche astronave solcare il cielo e
atterrare sulla collinetta che sta proprio di fronte alla mia casa. Ammetterai
che sarebbe per me un vero scoop!
La penultima notte che ho dormito a Camaldoli
mi è accaduto qualcosa di incomprensibile. Ogni sera, per raggiungere i bagni,
dovevo attraversare un lungo corridoio nella zona della foresteria. Quando
arrivavo all’altezza della finestra che dà sulla foresta, la aprivo e mi
mettevo ad ammirare il cielo e le stelle, come faccio solitamente quando sono
nella mia casa di campagna. Anche quella sera ho fatto lo stesso percorso, ma
quando sono arrivata alla finestra, ho visto qualcosa d’ inspiegabile e
affascinante.
Il silenzio era assoluto, tutti dormivano,
il cielo era nero — non c’era la luna —, la foresta era nerissima, ma in un
punto, sulla destra, sotto la prima linea di colline, c’era una luce bianca
intensissima che illuminava a giorno dall’interno una porzione circolare della
foresta. Gli alberi si vedevano in controluce, le cime erano circondate da una
sorta di luminescenza. Davanti a questo globo di luce, sulla sinistra c’era una
specie di corridoio luminoso, lungo qualche decina di metri, come per
consentire a qualcuno di scendere e camminare. E a un certo punto sulla destra
ho visto comparire e scomparire due volte una luce rossa. Data la distanza,
settecento, ottocento metri, doveva essere piuttosto grande.
Sono rimasta incantata dallo spettacolo, poi
mi è scattata la molla della giornalista. Ho pensato, prendo la macchina e
vado. Dove? C’è un’unica strada che porta all’eremo deviando sulla destra.
Quello che io vedevo si trovava sulla sinistra e nel mezzo della foresta. Da
sola, senza una torcia, dove sarei potuta andare? E come avrei fatto a
rientrare in convento? Così, ho rinunciato all’avventurosa escursione notturna
e sono rimasta in piedi a guardare, sperando che succedesse qualcosa. Non è
successo nulla e, alla fine, sono tornata nella mia stanza. Dopo un’ora, a
mezzanotte circa, mi sono rialzata e sono tornata alla finestra. La luce era
ancora lì. Sono rimasta in piedi per non so quanto tempo poi, vinta dalla
stanchezza, ma appagata dalla visione, sono tornata a dormire. Ricordi cosa mi
hai detto la mattina dopo quando ti ho raccontato questo episodio? “Curioso,
ieri sera ho pensato a un Ufo, e tu l’hai visto!”. Certo, non potrò mai sapere
che cosa è stato. E non esiste nessuna spiegazione logica per quel tipo di
fenomeno. L’universo è talmente grande, esistono talmente tanti sistemi solari,
che è impensabile che non ci siano altri pianeti abitati. E se ci sono, sono
sicuramente molto più avanzati di noi dal punto di vista tecnologico.
Thomas: Non ho detto che era
un Ufo; tu l’hai descritto in un modo che corrispondeva a una mia fantasia.
Fantasie a parte, sono d’accordo con Carl Jung, egli prescinde dalla realtà
empirica degli Ufo e degli extraterrestri e li accetta come realtà psichiche,
rimosse dalla cultura razionalistica, ma sempre presenti nei nostri sogni. Per
alcuni, gli Ufo sono una metafora moderna per gli angeli. È perfettamente
ragionevole ammettere l’esistenza di esseri intelligenti — che si chiamino
angeli o extraterrestri, poco importa — che non fanno parte della nostra
esperienza empirica.
Anna: Yogananda nella sua autobiografia,
riferisce le parole di Sri Yukteswar: “Vi sono sfere astrali piene di tali
esseri. I loro abitanti usano veicoli astrali, o masse di luce, per viaggiare
da un pianeta all’altro più velocemente dell’elettricità e dell’energia
radioattiva”. Era dunque un meeting, un incontro di spiriti elevati nel cuore
della foresta? Avevano forse bisogno di posizionare una luce per fare
sopralluoghi? E la luce rossa che è apparsa e scomparsa sulla destra per ben
due volte? E se ci fosse stato Spielberg a girare un film? Ho sempre cercato di
affrontare con scetticismo e razionalità ogni cosa insolita o apparentemente
insolita che mi è capitata, ma dove la mente umana non può arrivare a capire,
non rimane che arrendersi al mistero della vita. E poi nel Vangelo di Giovanni
non si dice: “ Dietro le tenebre c’è la vita brulicante di altri mondi; nella
casa del Padre mio ci sono molte dimore?”[i]
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