giovedì 4 ottobre 2018

Una luce nel buio


Una luce nel buio

Anna: Tutte le volte che rimango a dormire in campagna, prima di mettermi a letto, esco sul terrazzo per ammirare il cielo, le stelle, la luna, le costellazioni. È uno spettacolo di tale mistero e bellezza che provo un senso di pace e anche di presenza di Dio. Un universo così meraviglioso, così perfetto non può esistere senza una mente divina. E spesso ho sperato di vedere qualche astronave solcare il cielo e atterrare sulla collinetta che sta proprio di fronte alla mia casa. Ammetterai che sarebbe per me un vero scoop!
   La penultima notte che ho dormito a Camaldoli mi è accaduto qualcosa di incomprensibile. Ogni sera, per raggiungere i bagni, dovevo attraversare un lungo corridoio nella zona della foresteria. Quando arrivavo all’altezza della finestra che dà sulla foresta, la aprivo e mi mettevo ad ammirare il cielo e le stelle, come faccio solitamente quando sono nella mia casa di campagna. Anche quella sera ho fatto lo stesso percorso, ma quando sono arrivata alla finestra, ho visto qualcosa d’ inspiegabile e affascinante.
   Il silenzio era assoluto, tutti dormivano, il cielo era nero — non c’era la luna —, la foresta era nerissima, ma in un punto, sulla destra, sotto la prima linea di colline, c’era una luce bianca intensissima che illuminava a giorno dall’interno una porzione circolare della foresta. Gli alberi si vedevano in controluce, le cime erano circondate da una sorta di luminescenza. Davanti a questo globo di luce, sulla sinistra c’era una specie di corridoio luminoso, lungo qualche decina di metri, come per consentire a qualcuno di scendere e camminare. E a un certo punto sulla destra ho visto comparire e scomparire due volte una luce rossa. Data la distanza, settecento, ottocento metri, doveva essere piuttosto grande.
   Sono rimasta incantata dallo spettacolo, poi mi è scattata la molla della giornalista. Ho pensato, prendo la macchina e vado. Dove? C’è un’unica strada che porta all’eremo deviando sulla destra. Quello che io vedevo si trovava sulla sinistra e nel mezzo della foresta. Da sola, senza una torcia, dove sarei potuta andare? E come avrei fatto a rientrare in convento? Così, ho rinunciato all’avventurosa escursione notturna e sono rimasta in piedi a guardare, sperando che succedesse qualcosa. Non è successo nulla e, alla fine, sono tornata nella mia stanza. Dopo un’ora, a mezzanotte circa, mi sono rialzata e sono tornata alla finestra. La luce era ancora lì. Sono rimasta in piedi per non so quanto tempo poi, vinta dalla stanchezza, ma appagata dalla visione, sono tornata a dormire. Ricordi cosa mi hai detto la mattina dopo quando ti ho raccontato questo episodio? “Curioso, ieri sera ho pensato a un Ufo, e tu l’hai visto!”. Certo, non potrò mai sapere che cosa è stato. E non esiste nessuna spiegazione logica per quel tipo di fenomeno. L’universo è talmente grande, esistono talmente tanti sistemi solari, che è impensabile che non ci siano altri pianeti abitati. E se ci sono, sono sicuramente molto più avanzati di noi dal punto di vista tecnologico.

Thomas: Non ho detto che era un Ufo; tu l’hai descritto in un modo che corrispondeva a una mia fantasia. Fantasie a parte, sono d’accordo con Carl Jung, egli prescinde dalla realtà empirica degli Ufo e degli extraterrestri e li accetta come realtà psichiche, rimosse dalla cultura razionalistica, ma sempre presenti nei nostri sogni. Per alcuni, gli Ufo sono una metafora moderna per gli angeli. È perfettamente ragionevole ammettere l’esistenza di esseri intelligenti — che si chiamino angeli o extraterrestri, poco importa — che non fanno parte della nostra esperienza empirica.

Anna: Yogananda nella sua autobiografia, riferisce le parole di Sri Yukteswar: “Vi sono sfere astrali piene di tali esseri. I loro abitanti usano veicoli astrali, o masse di luce, per viaggiare da un pianeta all’altro più velocemente dell’elettricità e dell’energia radioattiva”. Era dunque un meeting, un incontro di spiriti elevati nel cuore della foresta? Avevano forse bisogno di posizionare una luce per fare sopralluoghi? E la luce rossa che è apparsa e scomparsa sulla destra per ben due volte? E se ci fosse stato Spielberg a girare un film? Ho sempre cercato di affrontare con scetticismo e razionalità ogni cosa insolita o apparentemente insolita che mi è capitata, ma dove la mente umana non può arrivare a capire, non rimane che arrendersi al mistero della vita. E poi nel Vangelo di Giovanni non si dice: “ Dietro le tenebre c’è la vita brulicante di altri mondi; nella casa del Padre mio ci sono molte dimore?”[i]



[i]Cfr Giovanni 1,5 e 14,2.

Nessun commento:

Posta un commento

Duo Concertante - indice

Anna M. Pinnizzotto                                             Thomas Matus   Duo concertante Dialoghi di vita quot...